Bondo (GR) am 1. September 2017. Am Tag zuvor hatte ein gewaltiger Murgang das Dorf erfasst.
23 Luglio 2021

Pericolo elevato di colate detritiche a causa delle piogge persistenti

Mentre nelle zone di pianura si è diventati più consapevoli del pericolo di alluvioni, nelle Alpi e Prealpi si è dovuto fare i conti anche con il pericolo di colate detritiche.

Una colata detritica o di fango non è né un torrente in piena né una frana o una caduta di massi, bensì una via di mezzo. Si tratta di una miscela di acqua e materiale solido, composto perlopiù da pietrame sciolto, che sui forti pendii (> 20 percento) cola a una velocità di 40-60 km/h. A causa dell’elevato contenuto di materiale solido, le colate detritiche sono molto dense, motivo per cui la loro forza distruttiva è superiore a quella di un’alluvione. Le grosse colate detritiche nelle Alpi trasportano a valle fino a mezzo milione di metri cubi di materiale. Le loro dimensioni dipendono soprattutto dalla quantità di materiale sciolto presente negli alvei. Il materiale fluisce spesso a valle in diverse ondate, il cui fronte può contenere anche grossi detriti di diversi metri cubi.

Photo: WSL

Una colata detritica è solitamente provocata da precipitazioni intense e persistenti. Ecco perché si verificano soprattutto nei mesi estivi, quando le piogge sono superiori alla media. I meccanismi che possono innescare una colata detritica sono tre: lo scivolamento di una colata detritica di versante nell’alveo di un corso d’acqua, la liquefazione dell’alveo in seguito a sovrasaturazione idrica e il cedimento di uno sbarramento formato ad esempio da un accumulo di legname galleggiante o di pietrame grossolano.

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Monitoraggio e ricerca nel campo delle colate detritiche

Le colate detritiche possono svilupparsi molto rapidamente. Sono quindi necessari sistemi di allarme che attivano automaticamente misure di sicurezza, come la chiusura di una strada o l’evacuazione di un cantiere. Esistono diversi metodi per rilevare una colata detritica. Nella maggior parte dei casi si tratta di strumenti installati nell’alveo o su una sponda. Le colate detritiche sono difficili da misurare, poiché presentano un andamento turbolento e una superficie non chiaramente definita. In caso di buon visibilità nell’alveo si possono eseguire misurazioni a distanza con un apposito radar dotato di un sensore in grado di monitorare zone estese. È possibile servirsi anche di un laser che scansiona il profilo dell’alveo e registra eventuali cambiamenti repentini. Per la misurazione a distanza esiste infine il radar con sonde di livello, che monitora localmente il livello dei torrenti e permette di rilevare la probabilità di una colata detritica in seguito a un rapido aumento del livello dell’acqua. Esiste poi uno strumento non basato su criteri visivi, il geofono, che rileva mediante sensori eventuali scosse nell’alveo. Uno strumento relativamente semplice è invece la spira d’allarme, che viene installata nei punti soggetti a rottura. Non appena si stacca una colata detritica, la spira si rompe e attiva l’allarme. Nel manuale Überwachungssysteme für gravitative Naturgefahren(disponibile solo in tedesco) trovate ulteriori informazioni al riguardo.

La dinamica delle colate detritiche viene studiata mediante modelli e simulazioni per poterle prevedere e per classificare meglio i pericoli connessi e i danni potenziali. L’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL gestisce numerosi strutture di sorveglianza e conduce esperimenti al fine di comprendere meglio le colate detritiche. L’Illgraben, una conca rocciosa nel Canton Vallese, è un buon esempio delle ricerche svolte dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) nell’ambito delle colate detritiche.

Ricerca sul flusso di detriti Foto: Christoph Graf

Adozione di misure appropriate

Per far fronte al pericolo naturale rappresentato dalle colate detritiche, la protezione della popolazione deve intervenire e allestire piani d’emergenza regionali e locali in collaborazione con tutti i partner competenti. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e l’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) hanno elaborato congiuntamente la Guida per la pianificazione d’intervento contro i pericoli naturali gravitativi, che risponde all’esigenza di raggruppare sistematicamente le conoscenze disponibili a livello nazionale per metterle a disposizione degli uffici cantonali della protezione della popolazione.

Se volete mettere alla prova ed ampliare le vostre conoscenze sulle colate detritiche, giocate a Murgame, un gioco creato dall’UFAM in collaborazione con le organizzazioni partner.

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