Protezione della popolazione e rischi cibernetici
L’attuale numero della rivista «Protezione della popolazione» evidenzia diversi aspetti legati ai rischi cibernetici. Oltre alle possibilità e ai rischi insiti nelle moderne tecnologie, si parla anche della protezione contro crimini informatici e cyber-attacchi alle infrastrutture critiche. Nell’intervista, Nicoletta della Valle, direrttice di fedpol, parla di terrorismo e crimini nell’era cibernetica, e del lavoro dei suoi sogni.
Le nuove tecnologie modificano la nostra quotidianità sgravandola di molte incombenze. Esistono veicoli che viaggiano autonomamente, stampanti 3D che producono in modo efficiente oggetti tridimensionali, possiamo immergerci in realtà virtuali e molto altro ancora. Questa evoluzione comporta sia vantaggi che svantaggi. Ci offre ad esempio nuove possibilità di comunicazione nella gestione delle crisi. Al contempo le nuove tecnologie comportano anche dei rischi, come il dissolversi della sfera privata, poiché terzi hanno la possibilità di analizzare i nostri dati in rete. Gli attacchi informatici sono un tema sempre più attuale.
Nonostante la vita di molte persone sia ormai determinata dalla tecnica, la nostra interazione con le macchine è ancora molto limitata. Arthur Gervais, assistente scientifico nella sicurezza informatica presso il Politecnico di Zurigo, vede un grande potenziale di miglioramento: «Non appena il flusso delle informazioni tra l’essere umano e la macchina sarà più efficiente, saranno nettamente più efficienti anche le applicazioni basate sull’informatica». Di conseguenza, la sicurezza e la protezione della nostra sfera privata assumono sempre maggiore importanza.
Altri temi affrontati nella rivista sono la crisi dei migranti del 2015, un’esercitazione basata sullo scenario di un incidente in una centrale nucleare svolta in collaborazione con l’ambasciata svizzera a Vienna e il programma di un’intera giornata dedicato a inizio anno da SRF 1 al tema «blackout». Anche in questo numero non mancano numerose novità nell’ambito della protezione della popolazione provenienti da Confederazione, cantoni e associazioni di categoria.
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